Storia del Ducato d'oro. |
La moneta d'eccellenza di Venezia fu il ducato, famoso per il suo contenuto d'oro puro e chiamato in seguito zecchino. Erede del solido bizantino, era la più accettata nei commerci in Oriente, sia in Africa sia in Asia, dove rimase poi a lungo nella tradizione e nella pratica. Moneta emessa da un'autorità ducale. La voce ducato rimase a indicare la moneta d'oro purissimo coniata da Giovanni Dandolo - al diritto San Marco aureolato e con sontuosa veste tiene il Vangelo nella mano sinistra e, volgendosi a destra, porge al Doge genuflesso un'orifiamma, su cui si trova la croce; - al rovescio Gesù Cristo in piedi, di fronte, con un nimbo crociato di forma greca,
avvolto Il ducato veneziano fu coniato per la prima volta il 31 ottobre 1284 con lo stesso peso di grammi 3,559 e lo stesso titolo dell'oro = quasi 1000,* del fiorino di Firenze che circolava da oltre trent'anni. Ma per alcuni il ducato deriverebbe da un Duca di Ferrara, che l'avrebbe fatto battere nel XVIº secolo, per altri da Ruggero IIº di Sicilia, Duca delle Puglie che l'avrebbe voluta nel 1110, con l'immagine del Cristo. In ogni caso i ducati presero questo nome in quanto vi era impressa la figura del Doge (Duca). Furono monete diffusesi in tutta Europa, sinonimo di qualità e valore,
accettate in decine di Difatti i governanti Veneziani volevano una moneta "tam bona et fina quam fiorino"; questo perchè in pochi decenni il fiorino aveva avuto un successo straordinario !! Il nome passò quindi alle monete d’oro coniate in vari paesi che, per la massa e la bontà,
Da questa il nome passò alle monete d'oro, che si vennero coniando in quasi tutti i paesi col Il ducato d'oro veneziano (dall'arabo Sikka, che era il diritto di essere nominati La moneta originale araba è il dinar equivalente quasi all'italiano zecchino; la parola zecchino o sequin non sembra che sia italiana ma piuttosto orientale; nel suo senso primitivo indica una moneta come cosa distinta dal metallo in verga e noi possiamo pronunciarla sicca conoscendola con questa ortografia nella sicca rupee ecc... Il successo del Ducato presto si diffuse ampiamente e lontano: conquistò i mercati d'Europa mediterranea,
del Medio Oriente, di India, Egitto e Africa. Il peso costante, l'altissimo titolo Questo è il motivo per il quale la possiamo definire moneta di tre continenti, degna E' assai curioso notare come, dopo la scoperta dell'America e l'afflusso di oro che ne Un esempio di acquisto in ducati effettuato in Portogallo Il più antico planisfero portoghese è la famosa “Carta del Cantino”, formato da sei fogli di pergamena incollati, di circa 2 metri di lughezza e 1 di altezza; splendido per le raffigurazioni miniate e dorate, è uno dei più preziosi documenti cartografici di tutti i tempi, ora custodito in In una lettera del 19 novembre 1502, Cantino annunciava al Duca di aver riportato dal soggiorno portoghese una carta aggiornata alle ultime scoperte: era costata la cifra esorbitante di dodici ducati d’oro, cui si erano aggiunti altri venti ducati per il trasporto da Genova a Ferrara, via Roma, ma la soddisfazione per lo scopo raggiunto era palese, considerata l’eccezionalità del documento e l’espresso divieto del Re del Portogallo di esportare carte nautiche oltre confine. I ducati in India Nel 1498 il portoghese Vasco da Gama, primo europeo ad arrivare in India dopo aver circumnavigato l'Africa, trovò ducati e genovini a Calicut, sulla costa occidentale indiana!! Altri navigatori e mercanti confermarono gli avvistamenti di zecchini in molte parti dell'India, Tra il XIV e il XVIII Secolo, il commercio fra Venezia e l'India aveva portato il Ducato aureo, A Ceylon era particolarmente gradito perche' gli indigeni vedevano nelle figure la Quella moneta era così apprezzata che quando una delle "cripte segrete" del Tempio Padmanabhaswamy
Nonostante la sua enorme diffusione e fama in tutta Europa, al punto di definirla la "moneta della Cristianità", il fiorino non ebbe successo in Africa e Asia, dove era molto più preferito il ducato veneziano. Si incorreva così in certi casi al limite dell'assurdo. Il primo "viaggio di levante" delle galee fiorentine ci illustra uno di questi incredibili aneddoti. Il 12 luglio 1422 partiva da Pisa la prima galea armata con destinazione Alessandria, alla quale se ne unì subito una seconda. Sulle navi viaggiavano anche più "merchanti fiorentini" i quali portavano drappi dal valore di 4.000 fiorini e in contanti per acquisti di spezierie, 56.000 ducati. Si noti la sproprozione tra il valore delle merci da vendere e il denaro da investire in compere. Quanto al fatto che si portassero ducati e non fiorini, i fiorentini dovettero accettare questa mortificazione perchè solo il ducato veneziano era ammesso ad Alessandria come moneta di scambio, e gli ambasciatori della Signoria, proprio fra le prime richiesta da rivolgere al sultano, dovevano domandare la parificazione del fiorino al ducato! **** Le notizie citate su Avignone e Limburg nel testo sul fiorino d'oro testimoniano invece che in Si discute sempre tra collezionisti e studiosi su quale delle due monete fu la più diffusa, forse è solo questione di simpatia indicarne una; di certo per oltre tre secoli nessuna predominò sull'altra, si spartirono semplicemente il mondo. Nessuna delle due monete quindi raggiunse mai il predominio assoluto avuto in passato dal solido bizantino, il vero dollaro del Medioevo. Il cambio di nome L'ultimo Doge in cui si ebbero i ducati fu Pietro Lando (1539-1545). La moneta aurea veneziana mantenne sempre peso e titolo invariati (aveva al massimo 3 Fu infatti sotto il dogado di Francesco Dona' (1545-1553) che si trova sempre piu' spesso la Anche ora noi usiamo il termine “oro zecchino” per indicare un oggetto di oro quasi Poi con Francesco Dona' (1545-1553) e Marcantonio Trevisan (1553-1554), le monete si chiamarono indifferentemente ducati o zecchini. La moneta coniata per Francesco Dona' (o Donato) aveva titolo d'oro = 1000, cioe' 24 carati di fino e pesava 3,494 gr; al diritto : sopra una linea orizzontale San Marco e' in piedi e porge il vessillo al Doge genuflesso; al rovescio : il Redentore appare benedicente in un'aureola ellittica cosparsa di 9 stelle a 5 raggi (4 a sinistra e 5 a destra) Il primo Doge sotto il quale la moneta si chiamo' pubblicamente "zecchino" fu Francesco Venier (1554-1559). Anch'essa aveva titolo d'oro = 1000 (24 carati di fino) e pesava 3,494 gr. Essa mostrava : al diritto : sopra una linea San Marco in piedi che porge, al Doge genuflesso, il vessillo; al rovescio : il Redentore benedicente e' entro un'aureola ellittica con 12 stelle a 5 punte, 6 a sinistra e 6 a destra. I Dogi che fecero coniare ducati o zecchini furono settantatrè a partire da Giovanni Dandolo (1284) che fu il 48º e finendo con Ludovico Manin che fu il 120º. Con quest'ultimo termina anche la storia entusiasmante (1797) della Repubblica della Serenissima.
Sultana: Nome attribuito in Egitto e nel Maghreb all'alt?n (in turco, oro), moneta aurea ottomana di gr 3,56, coniata con una percentuale di 980‰ di fino, introdotta nel 1477 da Mehmed II (1444-1446; 1451-1480), come equivalente del fiorino o del ducato.
* Propabilmente tra i 986 e i 996 millesimi, il titolo più alto raggiungibile con i mezzi di affinamento dell'oro allora noti (a seconda delle fonti) ** Krutika Haraniya - The Venetian Ducat's Quaint India - 2018 *** https://postcard.news). **** Armando Sapori |