Lo Zollverein e l'unione monetaria tedesca


Unione doganale inaugurata ufficialmente il 1º gennaio 1834, costruita e diretta
dalla Prussia; fu condizione essenziale del rinnovamento economico e
dell'unificazione politica della Germania.


 

Sulla base della legge del 26 maggio 1818, con cui la Prussia limitava ai posti di frontiera l’esazione dei dazi,
il governo di Berlino concluse nel decennio successivo una serie di accordi con gli Stati disseminati entro il suo
territorio, incorporandoli nel proprio sistema doganale. Nel gennaio 1828 Baviera e Württemberg costituirono da soli
la Lega doganale della Germania meridionale; ma la defezione dell’Assia-Darmstadt dal campo antiprussiano, li obbligò
nel 1829 a concludere un accordo con la Prussia. Con la fusione delle due unioni doganali nel 1833, cui aderirono anche
altri Stati, fu preparato il terreno al Deutscher Z., costituitosi ufficialmente per 8 anni il 1° gennaio 1834.
Esso creò un mercato unitario tedesco e anche se non comprendeva tutti gli Stati tedeschi
né in seguito, nel 1866, riuscì a impedire l’intervento di diversi suoi aderenti contro la Prussia, rafforzò la coscienza nazionale tedesca e assicurò alla Prussia l’egemonia economica,
preparando il terreno al Reich bismarckiano.
Dopo la guerra del 1866 lo Z. cessò praticamente di esistere, perché con la Confederazione della Germania del Nord erano state unificate le dogane degli Stati membri: fu tuttavia creata una più ampia unione doganale tedesca mediante accordi conclusi con la Baviera,
il Württemberg, il Baden e l’Assia (1867).

Fin dal 1818 la Prussia, stimolata anche dal fiorire di dottrine economiche pangermanistiche, aveva inaugurato un sistema doganale di basse tariffe, adeguato alle esigenze di rilancio commerciale dopo lo sblocco continentale e di un mercato unitario tra le diverse regioni
del Regno; nel giro di dieci anni seguirono le adesioni di diversi Stati minori confinanti,
contemporaneamente all'ampliamento della rete viaria, cui si aggiunsero
le prime ferrovie a iniziare dal 1835.

Nel 1828 furono fondate due unioni concorrenti: una meridionale, tra
Baviera e Württemberg, l'altra del Centro (Steuerverein)
comprendente Hannover, Oldenburg, Brunswick e Sassonia.

Alla fusione tra la prima e quella prussiana (1833) seguirono le adesioni dei singoli altri Stati, fino alla formazione della Confederazione del Nord (1867), che a sua volta allacciò
accordi doganali con gli altri Stati, raccogliendoli nello Zollparlament,
primo consesso unitario prima della fondazione del Reichstag nel 1871,
anno in cui lo Zollverein cessò quindi di esistere.

L'Austria rimase esclusa da questo processo, anche per la natura protezionistica della sua economia, e fallì ogni tentativo di creazione di un'unione doganale che facesse capo a essa.
Tra l'Austria e lo Zollverein si giunse invece nel 1854 alla stipulazione di un trattato commerciale.
tura,per cui,nel 1837,giunsero alla Convenzione di Monaco,che portò all’adozione di una moneta comune,il gulden. L’anno successivo,il 30 luglio,fu stipulata la Convenzione di Dresda52,che,prendendo atto dell’adozione da parte degli stati del Nord di una moneta comune,il thaler,riconobbe il persistere di due zone monetarie,quella del gulden,e quella del thaler,che su di una base unica,il marco di Colonia di 233,855 grammi d’argento,definiva due tagli differenti:14 thaler o 24,5 gulden. Quindi un thaler valeva 1.75 gulden e un gulden 4/7 thaler. In effetti l’accordo di Dresda non aveva unificato la coniatura dello Zollverein,ma l’aveva,in qualche modo,semplificata59. Si pensò,anche,all’emissione di una moneta di unità doganale,la Vereinsm ünze,per facilitare il cambio tra le zone del gulden e del thaler,ma “questa mometa,chiamata ironicamente Champagner-thaler,corrisponde a 2 thaler o a 3,5 gulden (il valore di una bottiglia di Champagne),ebbe poca diffusione,poiché i vari stati diedero la precedenza alla produzione di monete del paese”60. In pratica,la Conferenza di Dresda aveva stabilito un tasso di cambio fisso e permanente tra le due zone monetarie dello Zollverein e aveva imposto il monometallismo argenteo. Ogni paese aveva accettato la moneta comune dello Zollverein a fianco delle proprie come strumento dotato di potere liberatorio. Era stato adottato un sistema basato sulla doppia moneta,con tassi di cambio fissi tra la divisa dello Zollverein e la moneta di ogni Stato. Il passo successivo verso l’unificazione monetaria dei paesi di lingua tedesca si ebbe con il Trattato di Vienna del gennaio 1857,mediante il quale l’Austria ed i membri dello Zollverein si accordarono sull’adozione dello zollpfund (libbra doganale = 500 g d’argento),il peso base delle merci dello Zollverein,come base del nuovo piede monetario. Da questa nuova libbra,che prendeva il posto del marco di Colonia e di quelle di Vienna,dovevano essere monetati 30 thaler prussiani o 52,5 gulden degli stati tedeschi del Sud 45 gulden austriaci. Quindi la parità tra i tre sistemi monetari era 1 thaler = 1,5 gulden dell’Austria = 1,75 gulden degli stati tedeschi del Sud. Fu prevista anche un’unità monetaria di conto per l’intero territorio dell’Austria e dello Zollverein,il vereinsthaler,e si accordò,inoltre,il valore liberatorio a tutti i pezzi esistenti da 1 thaler,coniati sulla base di 14 thaler per un marco di Colonia. L’unità monetaria prussiana di base,il thaler,era così diventata la moneta comune a tutta la Germania ed alla stessa Austria61 L’unione durò fino al 13 giugno 1867,quando,in seguito alla sconfitta subita nella guerra contro la Prussia (II guerra d’indipendenza italiana),l’Austria fu costretta a ritirarsi dal Trattato di Vienna62. L’ultima tappa verso l’unione monetaria,infine,si ebbe,nel 1871,con la fondazione del Reich. In tale anno si ebbe una nuova unità monetaria,il marco oro,pari ad un terzo del thaler prussiano. Due anni dopo fu adottato,raccogliendo le raccomandazioni provenienti dal mondo degli affari,il monometallismo aureo63. La circostanza fu favorita dal pagamento fatto dalla Francia al Reich di un’indennità di guerra di 5 miliardi di franchi oro,in seguito alla sconfitta subita dalla prima nella guerra franco-prussiana64. Fu decisa la coniazione di una moneta d’oro da 20 marchi,che diventò la moneta principale del Reich,quando,nel 1873,quest’ultimo introdusse la valuta aurea imperiale e dichiarò le vecchie valute regionali fuori corso a partire dal 1o gennaio 187665.