Le lettere di cambio


Coloro che dovevano compiere lunghi viaggi, tipo attraverso la penisola,
come si organizzavano per il denaro ?


In teoria non era un problema perchè le monete di maggior valore erano di oro o argento e quindi si potevano spendere dappertutto. Si poteva viaggiare per migliaia di chilometri, l'oro e l'argento la gente li accettava sempre volentieri. Però era molto pericoloso portarseli dietro sia per paura dei banditi, e impegnativo a causa del peso.

Infatti quando i commerci iniziarono a rifiorire alla fine del medioevo, i mercanti italiani inventarono sistemi per evitare di attraversare mezza Europa con quei sacchi di denaro. Le monete cambiavano poi da paese a paese. La cosa migliore era di andare nella propria città alla filiale di una grande banca o di un ricco mercante versare del denaro e farsi dare in cambio quella che era chiamata lettera di cambio. Con essa si poteva andare a Parigi, Londra, Amburgo, Anversa dal socio del tuo mercante o del tuo banchiere.

Quello verificava la lettera trattenva una commissione e ti versava denaro contante. I cambiavalute erano fondamentali anche perchè spesso i governi non erano contenti che si spendesse moneta straniera e quindi ordinavano di cambiarla. Perciò appena si arrivava alla città della fiera bisognava andare dal cambiavalute, che aveva le sue bilance e conosceva tutti i trucchi per imbrogliarti. Ci perdevi una discreta somma ma almeno avevi del denaro contante che potevi spendere sul posto.