Le monete nelle colonie inglesi del Nord America


La moneta metallica non fu mai in grande abbondanza nelle colonie inglesi
del continente americano; inoltre le monete straniere, soprattutto spagnole,
circolavano pił di quelle inglesi e variavano di valore da stato a stato.


 

Premessa storica

Si è citato in altre pagine del sito gli errori economici della Spagna sotto il regno di Filippo II, del suo forte indebitamento coi banchieri genovesi e del suo sbaglio nello scatenare la guerra dei Paesi Bassi che costò alla Spagna la perdita di quei territori.

Ma il sovrano ebbe anche dei meriti in politica estera sui territori americani, li difese efficacemente dalla presenza di altre nazioni europee e di conseguenza dalla loro pirateria. Già La colonia francese fondata al confine tra Florida e Carolina del Sud, finanziata dall'ammiraglio Ugonotto Gaspard de Coligny e dai suoi amici, attiva tra il 1562 e il 1565, in teoria aveva l'unico di scopo di essere una base operativa per condurre sistematicamente attacchi alle navi spagnole. Un accorto Filippo II la distrusse senza pietà!
La minacciosa presenza spagnola non poteva essere ignorata neppure dopo la sconfitta della potentissima Armada nel 1588. Sinchè Filippo II fu in vita nessuna delle nazioni sue avversarie riuscì a portare a termine con successo le proprie imprese coloniali. La Francia, l'Inghilterra e i Paesi Bassi ebbero l'opportunità di intervenire in Nord America solo dopo il 1603, anno della morte di re Filippo.

Fu allora che cominciarono sul serio le spedizioni coloniali! Le date parlano chiaro: Jamestown fu fondata nel 1607 dagli Inglesi in Virginia, Quebec dai francesi nel 1608 in Canada, Fort Nassau, odierna Albany, dagli olandesi nel 1614 nell'attuale stato di New York, New Amsterdam nel 1624 vicino all'attuale Manhattan, il New England nacque nel 1620 con Plymouth e la grande spedizione che avrebbe colonizzato la baia del Massachusetts sbarcò nel 1630. I coloni del Maryland giunsero in America nel 1634, per non parlare poi di moltissime iniziative minori. Persino gli Svedesi fondarono per breve tempo una colonia sul fiume Delaware nel 1638!

La moneta degli indigeni indiani

I villaggi indigeni non direttamente interessati alle battute di caccia potevano svolgervi un ruolo indiretto producendo fibre di conchiglie marine, i wampum. Vi sono opinioni discordanti sul possibile uso dei wampum come moneta a scopo puramente commerciale in epoca precoloniale. Su un fatto tuttavia gli studiosi concordano: le collane di conchiglie così accuratamente preparate erano tenute in gran conto da tutti gli Indiani della costa, o come oggetto adibito a scopi religiosie ufficiali, o come ornamento personale. Stimolati dagli scambi commerciali con gli Europei, gli indiani dell'Est diffusero il wampum anche all'interno e insegnarono anche alle tribù lontane dal mare le sue varie utilizzazioni.

"Per un certo periodo durante il XVII secoloqueste fibre di conchiglie furono moneta di scambio indispensabile sia per i coloni Europei sia per gli Indiani. Dato che il conio metallico doveva essere riservato agli acquisti di merce in Europa, i coloni adottarono il wampum come valuta legale per il mercato interno. Gli Indiani erano maestri nel "coniare" questa particolare valuta a motivo della specializzazione e dell'arduo lavoro richiesti. Le contraffazioni di natura coloniale o comunque europea erano facilmente smascherate per la loro inferiore qualità e se qualche volta si chiudeva un occhio dato il grande bisogno di moneta corrente, il valore di questi falsi era drasticamente ridotto. La valuta ufficiale rimaneva il wampum originale!"

"La produzione era circoscritta alle zone costiere che offrivano il giusto tipo di molluschi. I litorindi, la cui conchiglia era usata come moneta sulla costa settentrionale dell'Atlantico, non deponevano uova a nord del Capo Cod. Le "zecche" erano dislocate nel territorio dei Narragansett e delle altre tribù costiere sulla terraferma, e inoltre presso gli Indiani di Block Island e Long Island , in particolar modo lungo la Baia di Gardiner. A queste tribù era precluso l'accesso ai territori utilizzati per la caccia intensiva a scopi commerciali, ma attraverso questa loro attività specializzata potevano ugualmente partecipare alla catena di scambi producendo valuta."

J.N.B.Hewitt descrive in oltre una ventina di righe il metodo di preparazione del wampum, il quale per quanto semplice richiedeva una pratica specialistica raggiungibile solamente con una lunga esperienza. L'estrema durezza ma anche fragilità dei materiali rendeva impraticabili la separazione, la smussatura e la perforazione delle conchiglie con solo mezzi meccanici. Quindi erano necessaria svariate operazioni con un martelletto, un processo di sfregamento, una punta peforante ecc... e il processo doveva essere ripetuto per ogni singola wampum.

Nella Nuova Inghilterra ogni singola conchiglia di wampum era valutata dai 4 ai 6 pencee una collana lunga un braccio contenente dalle 240 alle 260 conchiglie valeva 5 scellini o 60 pence.
Però sembra chiaro che simili prezzi non potevano certo allettare lavoratori indolenti considerato il ripetersi di tutte le operazioni descritte da Henwitt.

Lo scarso uso della moneta metallica

Numerose prove documentanti direttamente o indirettamente questo stato di fatto possono essere ricercate nei molti scritti privati di personalità coloniali e nelle numerose leggi emanate in quasi tutte le colonie, proibenti le esportazioni di metalli preziosi. Il desiderio di un maggior intervento di conii monetati nelle transazioni, era acutamente sentito in quel tempo non soltanto in rapporto alla sempre crescente massa degli scambi ma anche in relazione ai danni causati dalla funzione monetaria assolta dai più disparati prodotti. Evidentemente l'assenza nelle colonie di istituzioni bancarie e la conseguente scarsa velocità di circolazione delle monete contribuiva a rendere il problema della moneta metallica risolvibile soltanto nel senso di un aumento della quantità di tale mezzo di scambio. Anche nella esazione dei pubblici tributi le autorità coloniali desideravano un maggior intervento di conii monetati e fu appunto per promuoverlo che in varie colonie furono stabiliti abbuoni per coloro che navessero pagato questi tributi in monete metalliche anzichè con prodotti del suolo.

Quali le ragioni di tale scarsezza di moneta metallica ?

 

Prima dell'indipendenza delle 13 colonie del Nord America, benchè la valuta legale restasse la sterlina inglese, divisa in 20 scellini, a sua volta divisi in 12 pence, il suo valore in America era diverso da stato a stato: la moneta più diffusa, il dollaro spagnolo (o pezzo da 8 ) valeva 5 scellini in Georgia, molti di più passato il confine con la South Carolina e 6 scellini nel New Hampshire, mentre il cambio ufficiale a Londra era di 4 scellini e mezzo. A rendere le cose ancora più complesse c'era il fatto che era diviso in 8 sottounità in Pennsylvania (gli 8 reales) e in dieci in Virginia. Oltre al dollaro e ai dobloni spagnoli erano in circolazione anche i luigi d'oro e gli scudi francesi, i moidore, le pistole e gli half-Joe portoghesi (così chiamati perchè portavano una immagine di Giovanni V), i fiorini olandesi, i riksdaler svedesi nonchè ovviamente le monete britanniche tipo scellini e penny.

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La famigliarità aveva insegnato alla maggior parte della gente a passare indifferentelmente da una valuta all'altra e lo stesso George Washington, da adolescente, riceveva la propria paga in pistole e dobloni. Tomas Jefferson annotava una vendita di terreni registrando il prezzo con la frase "200 sterline di cui 20 half-Joe sono pagati." ovvero rispettivamente 950 e 160 dollari.*

 

Quale moneta era quel "dollaro"? Le colonie inglesi del Nord America commerciavano molto col Messico e ricevevano in cambio delle loro merci, molte monete spagnole: esse circolavano più delle monete inglesi e la maggior parte era rappresentata dai pezzi da 8 reales, chiamati anche "dollaro". La parola "daaler" era la deformazione olandese di tallero e fu loro attribuita dagli anglossassoni proprio perchè assomigliavano ai talleri per grandezza e peso. Ffurono ribattezzati dai locali "pillar dollar" (talleri delle colonne). Non è quindi per nulla strano che quando i neonati Stati Uniti, dovettero scegliere il nome della loro nuova moneta e non volendo nulla che ricordasse l'Inghilterra, scelsero come nome proprio "dollaro". Era il 1792.

Il simbolo del pezzo da otto nei libri contabili inglesi dell'epoca era la S di Spagna barrata da due righe verticali (due colonne )... ricorda nulla ?

Uun pezzo da 8 Reales del Regno di Fillippo IV (1621-1665)

Anche il Tallero di Maria Teresa, una delle prime monete usate negli Stati Uniti ha probabilmente contribuito (accanto all'8 Reales spagnolo) alla scelta degli Stati Uniti di usare il dollaro come unità monetaria. Adeguatamente contromarcata, ha continuato a circolare anche nel secolo successivo.

 

 

* Francis Jennings - L'invasione dell'America. Indiani, coloni e i miti della conquista.